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Intervento Plenaria - Indicazioni Geografiche

31 May 2023

Grazie Presidente,
Commissario,
Onorevoli colleghi.
 
Dopo oltre un anno di lavoro, ci accingiamo a esprimere la posizione del Parlamento sulla proposta di Regolamento sulle Indicazioni Geografiche.
 
Una proposta - caro Commissario - che rappresenta uno dei pochi, se non l’unico atto legislativo discusso in questa legislatura, a supporto di un settore agricolo e agro-alimentare più competitivo, integrato e in grado di creare valore aggiunto, a beneficio delle nostre aree rurali.
 
Voglio quindi ringraziare i relatori ombra, i relatori dei pareri della Commissione JURI e della Commissione INTA, e tutto il team negoziale del Parlamento per il lavoro svolto in questi mesi, che ha portato all’approvazione unanime del testo in Commissione Agricoltura.
 
Un risultato inatteso, che dimostra come quando si condividono obiettivi sostanziali, lasciando da parte istanze più superficiali e di parte, è possibile raggiungere compromessi ambiziosi, nel solo interesse dei nostri agricoltori e produttori.
 
Venendo al testo, il nostro intento non è quello di rivoluzionare, ma di far evolvere un sistema senza eguali nel mondo, capace di generare valore senza bisogno di investire alcun fondo pubblico.
 
Alcune modifiche sono quindi necessarie già partire dagli obiettivi di questa riforma, che dovranno garantire un reddito adeguato ai produttori di qualità, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi dello sviluppo rurale.
Il lavoro del Parlamento si è poi incardinato su quattro pilastri:
1. il rafforzamento del ruolo dei consorzi,
2. la maggiore protezione,
3. la semplificazione e il chiarimento del ruolo dell’EUIPO,
4. la sostenibilità e la trasparenza.
 
 
1. In merito al primo punto, i consorzi rappresentano il motore di sviluppo delle Indicazioni Geografiche, e devono rimanere in mano solo ai produttori, con maggiori e migliori responsabilità, tra cui la lotta alle pratiche svalorizzanti e la promozione del “turismo ad indicazione geografica”, che riteniamo possa rivelarsi un vero volano per lo sviluppo dei nostri territori.
 
 
2. Passando all’obiettivo di una protezione più efficace, chiediamo più coraggio riguardo la protezione on-line, che dovrà diventare ex-officio, e la protezione quando le Indicazioni Geografiche vengono utilizzate come ingredienti, rendendo obbligatoria l’autorizzazione da parte del consorzio.
 
Vogliamo poi eliminare tutte quelle falle del sistema che consentano a Stati membri o produttori di sfruttare indebitamente la reputazione delle indicazioni geografiche, tramite norme tecniche nazionali, o addirittura strumenti unionali, quali le menzioni tradizionali.
 
 
3. Per semplificare poi davvero il sistema di registrazione, abbiamo definito tempi certi per l’esame delle richieste e delle modifiche dei disciplinari di produzione da parte della Commissione.
 
Allo stesso tempo, chiediamo di ridurre ai soli casi strettamente necessari il doppio scrutinio - nazionale prima e della Commissione poi - che, ad oggi, rallenta significativamente ogni procedura di modifica.
 
Verranno quindi ridotti i dossier da analizzare a livello europeo: per questo, non si rende necessario un maggiore coinvolgimento, in particolare nella fase di scrutinio dei disciplinari, dell’Ufficio europeo sulla proprietà intellettuale.
EUIPO potrà dare un importante supporto consultivo su questioni tecniche, e contribuire alla tutela e alla promozione delle Indicazioni Geografiche, in particolare tramite lo sviluppo di un registro europeo.
 
 
4. Venendo al necessario obiettivo della sostenibilità, la natura stessa delle IG e la loro tradizione secolare confermano come questi prodotti siano sostenibili di per sé. Per potere meglio comunicare ai consumatori l’impegno dei nostri produttori, chiediamo ai consorzi di elaborare un rapporto di sostenibilità che spieghi ciò che svolgono in termini di sostenibilità ambientale, economica, sociale e di rispetto del benessere animale.
 
Strettamente collegato al tema della sostenibilità, è quello della trasparenza verso il consumatore: per questo chiediamo di indicare sull’etichetta di qualsiasi prodotto IG il nome del produttore e, per i prodotti IGP, l’origine della materia prima.

Presidente,
Commissario,
Onorevoli Colleghi,
 
non abbiamo più tempo da perdere perché i nostri agricoltori possano beneficiare al più presto delle opportunità derivanti da questo regolamento. Per questo, vi chiedo un mandato forte in vista dell’avvio dei triloghi, già la prossima settimana.
 
Grazie.

REPLICHE FINALI

Grazie Presidente,
grazie Commissario,
e grazie a tutti i colleghi intervenuti per il supporto trasversale al lavoro svolto insieme ai relatori ombra.
 
Il testo approvato dalla Commissione Agricoltura rappresenta una delle pochissime buone notizie per il nostro settore agro-alimentare, e si pone l’ambizione di creare per la prima volta un vero testo unico europeo sulle produzioni di qualità, in grado di garantire un maggiore allineamento e una maggiore chiarezza tra tutti i settori, pur salvaguardando le specificità di comparti differenti.
 
[...]
 
Lasciatemi ricordare come la DOP economy valga oggi, a livello europeo, oltre 80 miliardi di euro. Non si tratta più di una semplice questione culturale di pochi Stati membri particolarmente affezionati alla propria tradizione culinaria, ma di un vero patrimonio economico, sociale e politico europeo.
 
Un patrimonio che, come Parlamento e senza distinzione tra i diversi schieramenti, abbiamo il dovere di salvaguardare.
 
Solo così, lavorando fianco a fianco, saremo in grado di raggiungere un accordo ambizioso entro l’autunno su una riforma del sistema delle orologi repliche indicazioni geografiche che possa davvero rispondere alle necessità dei nostri produttori.
 
Grazie.